«Questo nuovo campus può essere inteso come un nuovo e convinto ancoraggio della nostra Università a questa terra». Le parole del rettore dell’Università Cattolica Franco Anelli sintetizzano così il significato più profondo dell’inaugurazione del nuovo campus dell’ateneo costruito nel quartiere di Mompiano a Brescia e che di fatto allarga la presenza della Cattolica in Lombardia, e aumenta la capacità ricettiva e l’offerta formativa della sede bresciana, che l’ateneo fondato 100 anni fa da padre Agostino Gemelli, volle aprire nel 1965 sotto il rettorato di Ezio Franceschini e a pochi giorni dalla chiusura del Concilio Vaticano II.
«Ogni sede si contraddistingue per proprie peculiarità – ha sottolineato il rettore Anelli –, che derivano dalla sintesi tra le esigenze che esprime un particolare territorio e l’espressione unitaria dei programmi e degli intenti educativi e scientifici dell’ateneo». Insomma nessuna delle sedi della Cattolica deve essere considerata un distaccamento rispetto alla sede centrale e storica di Milano. L’apertura del nuovo campus (che ha comportato un impegno economico di 25 milioni di euro per una superficie di 20.500 metri quadrati, di cui 14.700 al coperto) è dunque l’occasione per ribadire l’identità della sede bresciana, che accoglie sei facoltà e un’offerta formativa rappresentata da 9 corsi di laurea triennale, uno a ciclo unico quinquennale e 9 corsi di laurea magistrale, a cui si aggiungono il corso triennale e quello magistrale dell’Istituto superiore di scienze religiose.
«Oggi si avverte l’emozione e la curiosità di una famiglia che prende possesso della nuova casa» ha detto ancora il rettore nel suo discorso inaugurale, a cui erano presenti il vescovo di Brescia, Pierantonio Tremolada, il sindaco, Emilio Del Bono, e il segretario della Congregazione per l’educazione cattolica, l’arcivescovo Angelo Vincenzo Zani. E questa «nuova casa» bresciana della Cattolica è davvero ricca e ampia di spazi: dispone di 29 aule di diversa grandezza potendo offrire duemila posti a sedere per gli studenti. Ci sono anche 3 laboratori di informatica, 13 laboratori di fisica, 55 studi per i docenti, 12 sale riunioni, 4 sale studio con 220 posti a sedere, due sale per discussione delle tesi di laurea, una mensa.
Nel campus di Mompiano ci sono anche una biblioteca (70 posti a sedere e 180mila volumi), una libreria, un campo da calcio, una palestra e una cappella per le celebrazioni. E proprio nella nuova cappella (il cui progetto teologico-liturgico è stato realizzato dal vescovo Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica), il vescovo di Brescia, Tremolada ha celebrato ieri mattina la Messa, a cui è seguita la benedizione dello spazio liturgico e dell’intera sede universitaria, che, ha sottolineato il vescovo bresciano, sono «luoghi molto belli e riconsegnati a tutta la città e ai ragazzi e alle ragazze che potranno cominciare a viverli».
E da parte sua l’arcivescovo Zani nel proprio intervento ha sottolineato che l’Università Cattolica «con la sua offerta accademica è pienamente coinvolta nella realizzazione del Patto educativo globale voluto dal Papa», grazie anche «allo specifico Osservatorio sul tema, con cui cooperiamo».
Diventa dunque operativo il nuovo campus universitario che ospiterà 2.500 studenti, iscritti nelle 6 facoltà presenti: Scienze matematiche, fisiche e naturali; Scienze della formazione; Psicologia; Scienze politiche e sociali; Lettere e filosofia; e Scienze linguistiche e letterature straniere. «Mi piace pensare – ha concluso il rettore Anelli – che in questo campus - matricole, studenti, docenti e personale - possano cominciare a costruire il loro futuro e che le loro aspettative, che sono anche le nostre, quelle di tutta la società, trovino piena e giusta soddisfazione», dopo i mesi difficili vissuti da tutto il mondo.
Enrico Lenzi
Avvenire, 28 settembre 2021
(foto da cattolicanews.it)