All’indomani della pubblicazione dell’enciclica “Fratres omnes” di papa Francesco, l’Uciim, associazione di insegnanti, dirigenti ed educatori, invita a leggere e meditare il testo, traendone spunti operativi sia a livello personale che nei gruppi e nelle sezioni, condividendoanche online suggestioni, pensieri e proposte.
Lo scrive in una lettera la prof.ssa Anna Bisazza Madeo, presidente della Commissione nazionale pastorale scolastica dell’Uciim, accompagnando il testo dell’enciclica. “Essa fondamentalmente – esordisce – si basa sul primo e più importante comandamento: l’Amore; ci può insegnare come attualizzarlo e renderlo concreto nella vita di tutti i giorni. Con essa bisogna mettere a confronto le nostre realtà e analizzare i fatti”.
“Invocare teoricamente la pace serve a poco – prosegue la lettera – la pace passa attraverso piccoli atti della vita quotidiana: dobbiamo diventare artigiani per operare trasformazioni nel nostro piccolo; ciascuno di noi può essere fermento efficace con il proprio stile di vita. La Lettera ci invita a eliminare i nostri egoismi e ci richiama alla responsabilità personale nella costruzione della fraternità”.
Il riferimento è anche alla vita scolastica: “Il nostro ruolo istituzionale in particolare ci porta ad agire per l’integrazione delle future generazioni nel mondo. L’arduo compito presuppone una cura costante per rinsaldare la nostra autentica umanità fondata nella Paternità divina e per divenire capaci di dialogare incisivamente con i nostri fratelli, figli dello stesso Padre, con spirito di accoglienza, empatia, rispetto, amore per il bene comune, gentilezza. A nessuno è concesso di fare da spettatore, tutti dobbiamo essere messaggeri di pace: la via maestra è la fraternità”.
Per questo, conclude la prof.ssa Bisazza, “è tempo che ciascuno di noi s’impegni a cercare Dio con cuore sincero, libero da qualsivoglia interesse e sia testimone e portatore di valori per offrire un contributo alla società in cui vive. Come Associazione l’efficacia di un’azione fraternamente coerente si moltiplica e certamente produce frutti”.