Un protocollo d’intesa tra arcidiocesi e Ufficio scolastico regionale (rappresentati rispettivamente dal cardinale Crescenzio Sepe e dal direttore generale dell’ufficio scolastico Luisa Franzese) è stato firmato il 15 dicembre scorso per dare agli studenti la possibilità di accedere al percorso di alternanza scuola-lavoro con enti religiosi. La via è stata tracciata già da alcune regioni del nord, quali il Piemonte la Lombardia, l’Emilia Romagna e il Veneto , anche se la possibilità che offre questo patto formativo è ormai divenuta prassi sia per le associazioni laicali che per la Caritas e le parrocchie di gran parte d’Italia, che ben hanno tradotto l’alleanza educativa in prassi quotidiana.
Sia l’ufficio scolastico regionale che l’ufficio delle aggregazioni laicali del settore laicato, in piena sintonia con l’ufficio di pastorale scolastica, seguiranno da vicino le esperienze che, a partire da quest’anno, potranno aprire la strada a decine di percorsi in cui gli studenti potranno conoscere e sperimentare l’immenso flusso di generosità che vive nel nostro Paese. Per tanti potrà anche essere occasione per la scelta del terzo settore come strada per un futuro impegno lavorativo, oltre che modello di valori quotidiani nella vita delle migliaia di volontari che affollano le mense per i poveri, che fanno doposcuola gratuitamente nelle associazioni e nelle parrocchie, nei volontari che portano cibo ai senzatetto, in quelli che studiano e fanno conoscere i tesori immensi dell’arte religiosa nei musei e negli archivi diocesani e parrocchiali ed in quelli che si chinano sui disabili di ogni genere, con l’amore e l’umanità che fa vivere e sperare questo mondo.
Per questo, oggi, è possibile cogliere l’occasione che viene offerta dall’allargamento dei percorsi dell’alternanza scuola-lavoro, dando la possibilità e la libertà agli studenti di scegliere esperienze e modelli finora lontani da questa esperienza metodologica e didattica, che può coniugarsi con le migliaia di esperienze del volontariato che offre da sempre la Chiesa di Napoli.
Napoli è la prima diocesi del Sud a intraprendere questa strada, dando un quadro normativo completo e di riferimento per quelle realtà scolastiche e diocesane che vorranno sperimentare questo cammino. I giovani studenti di quindici scuole secondarie di secondo grado saranno i protagonisti veri di questo percorso. A loro spetterà presentare quanto già sperimentato nei progetti fatti, incontrando il mondo del volontariato e della solidarietà.
Per informazioni è possibile rivolgersi a laici@chiesadinapoli.it o telefonare a 081/5574206.