UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Alloggio e sostegno, un progetto di co-living

Caritas di Roma e Fratelli Maristi offrono agli studenti universitari un’esperienza di vita comunitaria basata sul mutuo aiuto
21 Novembre 2021

Un’esperienza di vita comunitaria fondata sulla reciprocità e sul mutuo sostegno. È l’obiettivo del progetto “Co-living: condividere spazi di vita e risorse” promosso dalla Caritas di Roma e dalla comunità dei Fratelli Maristi. Uno spazio abitativo per sei studenti e studentesse, italiani e stranieri – con particolare attenzione ai beneficiari di protezione internazionale –, che unisce all’offerta di un alloggio anche un’esperienza di vita comunitaria basata appunto su reciprocità e mutuo sostegno. «Una casa – spiega Lorenzo Chialastri, responsabile dell’Area Immigrati della Caritas – dove ciascuno possa sentirsi parte attiva e integrante del gruppo, stimato e valorizzato nelle proprie caratteristiche e specificità, condividendo uno spirito di famiglia che sostenga ciascuno nel proprio percorso di studi e di vita».

L’iniziativa intende offrire a giovani valenti e motivati l’opportunità di proseguire gli studi potendo contare su un’opportunità di alloggio in un contesto umanamente e spiritualmente stimolante e formativo e, allo stesso tempo, creare una comunità di studenti fondata sull’amicizia, sulla valorizzazione delle diversità e sul mutuo aiuto, generando delle forme di restituzione non economica in termini di attività socializzanti di animazione e volontariato.

«Agli studenti – sottolinea Chialastri – verrà infatti chiesta una disponibilità di tempo da dedicare ad attività da svolgersi sul territorio da definirsi singolarmente in base alle attitudini, alle esperienze e alle capacità di ciascuno studente». Il gruppo verrà affiancato da alcune figure chiave: un facilitatore all’interno della comunità, un tutor esterno e un animatore per condividere l’attività esterna. Il progetto è aperto a studenti di età compresa tra i 18 e i 29 anni iscritti ad un corso universitario in una delle università romane (pubbliche o paritarie) oppure ad un corso di secondo livello per adulti per l’ottenimento del diploma di scuola secondaria superiore o a un percorso formativo di lungo periodo.

Ci si può proporre sia su segnalazione di parrocchie e organizzazioni di volontariato che per candidatura spontanea inviando una mail a area.immigrati@caritasroma.it, allegando il curriculum e specificando nel testo della mail il percorso di studi intrapreso e le motivazioni personali alla partecipazione al progetto. In fase di selezione sarà data priorità ai non residenti, ai beneficiari di protezione internazionale, agli ex minori provenienti dal circuito dei centri per minori stranieri non accompagnati.

Alberto Colaiacomo

Roma Sette, 21 novembre 2021

In allegato il depliant dell’iniziativa.