In Italia la quota di ragazzi iscritti al terzo anno delle scuole medie che non raggiungono la sufficienza nelle competenze alfabetiche è il 34,4%, in matematica del 40,1%. È quanto emerge dal Rapporto «SDGs 2019. Informazioni statistiche per l’Agenda 2030 in Italia», diffuso dall’Istat. «L’Italia è ancora agli ultimi posti in Europa per numero di laureati, tasso di abbandono e competenze», si legge nel report dell’Istituto di statistica. «L’uscita precoce dal sistema di istruzione e formazione – prosegue la nota dell’Istat – è aumentata negli ultimi 2 anni attestandosi, nel 2018, al 14,5%. Permangono, inoltre, consistenti differenze territoriali a svantaggio del Mezzogiorno e dei maschi».
La Campania, con il 50,2% di low performer in lettura, seguita dalla Calabria (50%) e dalla Sicilia (47,5%) sono le regioni dove i livelli di studenti con scarse competenze alfabetiche sono più alte. Anche per le competenze numeriche degli studenti di terza media, queste regioni mantengono i livelli più alti di insufficienza: Campania e Calabria con il 60,3% dei ragazzi e Sicilia con il 56,6%. Rispetto ai maschi, una percentuale più elevata di ragazze si situa al di sotto della sufficienza nelle competenze matematiche (41,7%, contro il 38,5% dei maschi), mentre per la lettura la situazione si inverte: il 38,3% dei ragazzi non raggiunge la sufficienza nelle competenze alfabetiche, contro il 30,4% delle ragazze. Per quanto riguarda le superiori, il risultato a livello nazionale per tipo di istituto è molto differenziato, con il 17,7% dei liceali che non raggiunge la sufficienza nelle competenze alfabetiche e il 29,2% in quelle matematiche; tra coloro che frequentano gli istituti tecnici, sono insufficienti in lettura e in matematica rispettivamente il 39,6% e il 42,3%; tra i ragazzi degli istituti professionali, i risultati sono molto scoraggianti, con il 69,4% che non raggiunge la sufficienza in lettura e il 77,2% in competenze numeriche.
In Italia, infine, il 27,9% dei giovani 3034enni possiede un titolo terziario. L’obiettivo nazionale previsto da Europa 2020 (26-27%)è stato così ampiamente raggiunto. Per le donne, la quota di laureate è del 34%, per gli uomini del 21,7%.
Avvenire, 4 maggio 2019