“È indispensabile investire nella formazione dei giovani: inclusione significa per essi in particolare lavoro. Tuttavia si avverte, a monte, una forte necessità di garantire per essi un processo educativo nella Scuola e nell’Università, in cui la formazione al “pensiero critico”, la promozione/valorizzazione della” creatività” sia assolutamente centrali e vengano indirizzati verso una Cittadinanza europea ed anche planetaria. Investire in cultura significa prosperità. La cultura dove diventare il centro di tutte le politiche pubbliche, cui dedicare una percentuale di almeno il 5% delle risorse disponibili”.
Lo scrivono, in un appello al Presidente del Consiglio Mario Draghi, le associazioni Aidu, Fuci, Meic, con l’adesione di Retinopera.
Secondo i promotori, “i cristiani debbono contribuire alla modernizzazione ecologica della società. Devono promuovere ogni sforzo perchè il Programma nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) possa raggiungere i suoi obiettivi di sviluppo e di equità nell’Unione Europea attraverso una politica fondata sulla dignità della persona, e sui suoi diritti fondamentali, in una prospettiva relazionale e non individualistica/egoistica. Occorre che questa politica sia in grado di integrare il paradigma ecologico con quello tecnologico e con quello umanistico”.
Le Associazioni richiamano alcuni Principi fondanti della loro visione “per un’Italia, moderna e competitiva”. Perché ciò accada occorre che i progetti del Pnrr siano “capaci di promuovere un futuro sostenibile, resiliente e giusto”, dando vita a una “nuova economia”. Il modello di economia circolare – proseguono – “è la via obbligata per lo sviluppo sostenibile, cioè per affrontare la sfida del cambiamento climatico e della transizione ecologica ed energetica, considerata come questioni centrali”.
In allegato il testo dell’appello.