UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Adolescenti “vittime” dell’azzardo, a rischio per social

Uno studio europeo conferma l’allarme
13 Novembre 2020

“L’elevato grado di normalizzazione del gioco d’azzardo nella società e la cultura del gioco d’azzardo all’interno dell’ambiente familiare sono stati riconosciuti come importanti fattori che favoriscono l’approccio al gioco d’azzardo e la transizione dei giovani verso il gioco d’azzardo problematico”.

I risultati dello studio Espad 2019 confermano l’allarme sociale che ruota attorno al mondo delle scommesse. I dati “mostrano che il gioco d’azzardo è diventato un’attività popolare tra gli studenti in Europa, con il 22% degli intervistati che ha dichiarato di aver giocato d’azzardo in almeno una volta negli ultimi 12 mesi, prevalentemente a lotterie e gratta e vinci”.

Altra sottolineatura dello studio: “Negli ultimi due decenni, a causa soprattutto della crescente popolarità di smartphone e tablet, i videogiochi sono diventati sempre più popolari e gli utenti giocano sempre più spesso su questi dispositivi. Circa il 60% degli intervistati ha riferito di aver giocato ai videogiochi in un tipico giorno di scuola nell’ultimo mese (il 69% in una giornata non scolastica)”.

Nella maggior parte dei Paesi europei, i ragazzi passano il doppio del tempo a giocare rispetto alle ragazze. Dalla ricerca emerge inoltre che circa il 94% dei rispondenti ha riferito l’uso social media nel corso dell’ultima settimana. In media, gli utenti hanno trascorso 2-3 ore sui social media in un tipico giorno di scuola, tempo che sale a 6 o più ore nelle giornate non scolastiche. “Nella maggior parte dei Paesi, le ragazze hanno riferito di utilizzare i social media nei giorni non scolastici più frequentemente rispetto ai ragazzi”.

Sir, 12 novembre 2020

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