La libertà della scienza e della ricerca” non soltanto “non tollera confini” ma “rifugge addirittura – la ricerca – dagli stessi schemi con cui la singola ricerca viene avviata”. Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2019/2020 della Scuola internazionale superiore di studi avanzati di Trieste (Sissa).
Per il capo dello Stato, “è una piena dimostrazione di libertà della scienza e della ricerca scientifica”. E questo “fa venire in mente – a me quantomeno – un parallelo singolare. Ne ‘I promessi sposi’, Alessandro Manzoni, all’inizio della storia di fra Cristoforo, ci rammenta che le chiese erano, un tempo, luoghi di asilo inviolabili. Ecco, una sorta di sacralità dovrebbe contrassegnare anche i luoghi di ricerca e di studio. Le Accademie, le Università, che sono incompatibili con la violenza da qualunque parte provenga”.
Ancora il presidente della Repubblica ha sostenuto che “la libertà della scienza e della ricerca è un elemento fondamentale per la crescita dell’umanità”.
“Non c’è nulla di più filosofico che parlare del senso della conoscenza – ha concluso Mattarella -. Quella conoscenza che fa andare avanti l’umanità, che ci fa riflettere – particolarmente se vissuta come qui avviene con contributi di ogni nazionalità – su quanto siano sconsiderati, privi di logica e di senno, i contrasti e le contrapposizioni nel mondo. Far crescere la conoscenza attraverso la ricerca è di fondamentale importanza. Qui si cerca di accrescerla. Grazie per quello che fate”. E ancora: “Sarebbe difficile trovare parole migliori di quelle di Dante – Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza – per definire l’importanza della preparazione e della competenza in qualunque ambito e settore della vita e della società. E l’importanza del riconoscimento delle risultanze scientifiche contro ogni tentazione di contrasto, di rifuggire dai risultati della scienza”.
Dopo aver ricordato che alla Sissa “ci sono docenti e ricercatori, dottorandi, di tante diverse nazionalità, da ogni parte del mondo di tante, diverse convinzioni, ideologie, fedi, ma accomunati da una convinzione: il valore della scienza e della ricerca”, Mattarella ha evidenziato “quanto sia limitata, quanto sia immensamente limitata, la nostra conoscenza della realtà, del mondo e della natura. Dopo la casualità di alcune scoperte scientifiche ci suggerisce, mette in evidenza, ci mette di fronte all’insufficienza della nostra conoscenza della realtà”.
Sir, 19 novembre 2019