Su 640 alunni gli stranieri sono 437, il 70 per cento. Provengono da trenta Paesi: Marocco, Filippine, Ucraina, Cina, Perù, Romania… Ma alla scuola elementare Cadorna di via Dolci a Milano, non lontana dallo stadio di San Siro, nessuno è straniero.
Inizia così l’articolo, a firma di Giorgio Paolucci, ospitato sull’ultimo numero della rivista della Fondazione Migrantes della CEI, MigrantiPress. Una testimonianza fra le molte di come la scuola sia un ambiente strategico per l’integrazione dei cittadini stranieri e dunque per il futuro della nostra società.
Continua il racconto:
Nelle classi si respira il mondo, e la diversità è diventata una risorsa anche se i problemi non mancano, specie per i bambini che arrivano dall’estero ad anno scolastico già avviato e si devono misurare con l’apprendimento della lingua italiana e con programmi e metodi di insegnamento e di studio spesso molto differenti da quelli praticati nei Paesi di origine. E poi ci vorrebbero più risorse, più mediatori linguistici, più... più... Ma il preside Massimo Nunzio Barrella, che dirige la scuola dal 2014, non è un tipo che si ferma davanti agli ostacoli, e con la collaborazione di docenti molto motivati e appassionati è riuscito a costruire un ambiente dove termini come educazione, accoglienza, integrazione, aiuto reciproco non sono parole evocate retoricamente ma rappresentano le vitamine di cui si nutre la convivenza quotidiana.
Paolucci ricorda anche i numeri del fenomeno. Gli studenti stranieri nelle scuole italiane sono 842mila, equivalenti al 9,7 per cento del totale. Erano 574mila nell’anno scolastico 2007-2008. Le nazionalità più numerose sono quelle romena, albanese, marocchina, cinese. Dietro i grandi numeri stanno situazioni molto diverse: il 63 per cento è nato in Italia e quindi quando si affaccia alla scuola ha già familiarizzato con la lingua e la cultura del nostro Paese. D’altra parte negli ultimi anni sono aumentati i minori stranieri non accompagnati, che devono affrontare problemi di non poco conto quando vengono inseriti nelle classi corrispondenti alla loro età anagrafica, primo tra i quali l’apprendimento dell’italiano. La Lombardia è la regione con il maggior numero di studenti stranieri: 213mila, seguita da Emilia Romagna, Veneto, Lazio, Piemonte e Toscana. Milano è la città che ne ospita di più: 82mila su un totale di 363mila, con un aumento di tremila unità rispetto all’anno scorso.
In allegato il testo integrale dell’articolo di MigrantiPress.