Economia, salute, sport, giustizia, spettacolo. La prossima settimana - dal 10 al 14 febbraio 2020 - gli studenti dell’istituto Gonzaga avranno un diario delle lezioni un po’ diverso e movimentato. Parte infatti la Settimana flessibile, giunta ormai alla ventesima edizione, durante la quale l’organizzazione degli orari e delle attività didattiche è rivoluzionata per dare spazio a conferenze a tema, workshop e approfondimenti pluridisciplinari con incontri con esperti e personalità di rilievo del mondo culturale, accademico, istituzionale, economico, artistico, giornalistico, scientifi- co, religioso e sportivo.
«Non si tratta di autogestione ma di una collaborazione condivisa tra docenti e studenti per una scuola più attenta alla realtà» afferma il direttore dell’Istituto, Roberto Zappalà. Durante la settimana gli oltre 500 liceali potranno ascoltare e confrontarsi - l’interesse e le domande non mancano mai, a smentire l’apatia dei giovani verso argomenti impegnativi - con l’economista Carlo Cottarelli per proseguire con l’ex presidente del Tribunale di Milano Livia Pomodoro passando per l’infettivologo Andrea Gori. E poi ancora l’avvocato generale della Procura, Nunzia Gatto, Il giornalista sportivo Fabio Caressa, i fisici dell’ambiente Maurizio Maugeri e Roberta Vecchi e il 'Milanese imbruttito' Germano Lanzoni. Tra gli altri ospiti anche l’Associazione Rerum con il suo progetto sportivo di inclusione sociale “Oltre la barriera. Una partita da vincere! - Dalle reti di divisione alle reti di inclusione” e un training meeting con l’attore Fabrizio Bucci, il pianista-attore Emanuele Misuraca e il cantautore Emanuele Conte.
Attività e workshop con esperti esterni si svolgeranno invece nelle aule dell’istituto. Tra questi un percorso di recitazione in italiano e in francese, incontri sulla gestione della violenza e della rabbia nell’adolescenza e sulla prevenzione delle dipendenze fino al contrasto al cyberbullismo, alle nuove forme di comunicazione nell’età digitale e all’orientamento universitario. «Ogni anno che passa la convinzione che questa settimana non faccia perdere lezioni ma le faccia guadagnare è sempre maggiore e le esperienze che i ragazzi fanno durante questo periodo sono un’opportunità per rendere vivo il sapere trasmesso dalla cattedra» afferma la professoressa Elena Vecchio, una delle coordinatrici dell’iniziativa che segue il progetto fin dal suo inizio. E lo studente di quinta Scientifico e Presidente del comitato studentesco Christian Abd El Nour concorda: «E’ un’iniziativa particolarmente attesa e apprezzata da tutti gli studenti anche perchè molte delle attività e dei temi in programma sono stati proposti dai ragazzi poi coinvolti direttamente nell’attuazione e gestione del progetto».
La settimana flessibile è nata vent’anni fa ed è coordinata da un’apposita commissione mista composta prevalentemente da studenti con il supporto di alcuni docenti che pianifica e organizza gli incontri fin dai primi giorni dell’anno scolastico. Un modo per affermarsi come scuola innovativa e attenta alle sfide dei tempi, capace di aprirsi alla realtà a 360 gradi pur restando nel solco della tradizione scolastica milanese.