Avvento, Attesa, Luce: parole che in questo periodo risuonano a più riprese e in diversi contesti, ricordandoci il tempo che stiamo vivendo, in attesa di un cambiamento alimentato da una speranza che si concretizza, per noi cristiani, nella certezza che Dio si è fatto uomo per noi, incarnandosi e prendendo su di sé l’intera umanità. Il Natale, ormai alle porte, invita a riconoscere in un bambino il Figlio di Dio e, per chi lavora quotidianamente a stretto contatto con l’infanzia, diventa anche appello a ripensare e a ritornare al senso profondo del proprio mandato educativo, spronando a inchinarsi davanti ai bambini e alle bambine per sostenerli, guidarli e promuovere relazioni significative.
La luce e i bambini, nel segno dell’attesa e della speranza, sono stati al centro dell’iniziativa di Avvento in Duomo che ha avuto luogo lo scorso 13 dicembre a Modena. Quest’anno, infatti, in occasione dei 50 anni dalla fondazione della Fism di Modena e con la voglia di testimoniare ed esprimere il senso di identità e appartenenza delle scuole cattoliche del territorio, i coordinatori pedagogici e le scuole dell’infanzia e i servizi educativi aderenti a Fism hanno organizzato questo evento, in cui i protagonisti sono stati i bambini e le loro famiglie, che hanno colto l’occasione per salutare tutta la cittadinanza modenese e augurarle un Natale di Luce e di Speranza.
Fin dalle settimane precedenti l’evento, i bambini e le bambine delle nostre scuole hanno lavorato per realizzare candele che hanno portato con sé nel corteo che li ha condotti in Duomo. Insieme alle famiglie, alle insegnanti e alle educatrici, i piccoli hanno attraversato le vie del centro storico, distribuendo bigliettini augurali: a guidarli un capo carovana con una lanterna accesa, in segno di un cammino e di una scelta sinodale che accompagnerà le realtà Fism per tutto l’anno scolastico.
In Duomo la celebrazione è stata semplice e coinvolgente: i canti, le voci festose degli intervenuti, le candele e le lanterne accese appoggiate sul pontile hanno contribuito ad amplificare il messaggio di luce, pace e speranza che si è voluto dare.
Il presidente provinciale Fism Modena, don Alberto Zironi, nel suo intervento, ha invitato i presenti a riflettere sulla luce: «La luce delle candele è la luce di un bambino che nasce per noi: Gesù. Se stiamo vicini a Gesù diventiamo una piccola luce anche noi. Le candele che benediremo questa sera, le porterete a casa e, nella notte di Natale, le accenderete insieme ai vostri cari: nel pregare in famiglia questa piccola luce si diffonderà. Oggi accogliamo il dono di un bambino che è venuto per noi, per portare la pace, e noi vogliamo accoglierlo e diventare come lui».
La luce delle candele è diventata poi “Luce Benedetta”, grazie alla benedizione impartita da don Alberto Zironi, per essere poi donata, alla fine della celebrazione, alle autorità e testimoni privilegiati delle nostre comunità: al sindaco di Modena, Giancarlo Muzzarelli e all’assessore all’Istruzione Grazia Baracchi in rappresentanza della comunità civile e scolastica della città; a Giuliano Gazzetti, vicario generale, in rappresentanza della comunità ecclesiale diocesana; a suor Marilena Fazzini e a suor Raffaella De Col in rappresentanza dei gestori; al personale scolastico della scuola dell’Infanzia San Geminiano, in rappresentanza di tutto il personale e a una famiglia della scuola dell’Infanzia parrocchiale di Portile in rappresentanza di tutte le famiglie.
L’augurio per le nostre comunità, più volte richiamato e condiviso, è che il cammino svolto insieme nelle settimane precedenti l’evento, così come la luce accesa e diffusa in Duomo nel giorno di Santa Lucia, possano rimanere a lungo vivi segni di speranza, pace, giustizia e fraternità.
Daniela Lombardi, vicepresidente Fism Modena
Il Nostro Tempo, 18 dicembre 2022