UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

A Genova un mare di saperi diversi

L’Università del capoluogo ligure è attenta all’integrazione fra le aree umanistiche e quelle scientifiche
27 Gennaio 2022

Il futuro di Genova – città di tradizione industriale – dipende dalla sua capacità di valorizzare le sue diverse risorse, ed in questo l’Università di Genova può fornire un contributo determinante. Dal punto di vista sociale e demografico la vitalità della 'Superba' dipende dalla combinazione tra i residenti 'storici' e i 'nuovi genovesi', arrivati in città da ogni parte del mondo. Nello stesso modo, l’Università, con la guida del nuovo rettore Federico Delfino, sta dedicando particolare attenzione alla combinazione tra discipline scientifiche diverse per generare impatto economico, sociale e culturale. Oggi conta più di 1.200 docenti e oltre 35 mila studenti, e con l’atteggiamento un po’ riservato tipico dei genovesi, senza fare grandi proclami, è arrivata a dare vita a ben 50 imprese spin-off. Ed è probabilmente l’università italiana che da più tempo dedica una business plan competition specifica per ricercatori e studenti nel campo delle scienze sociali e umanistiche. La Start-Cup Umanistico-Sociale, è infatti attiva dal 2016 e in questi anni ben otto proposte di sono trasformate in imprese vere e proprie.

Ma ciò che colpisce in positivo non è soltanto l’attenzione alle aree Hass (Humanities Arts Social Sciences), quanto il tentativo della loro integrazione con quelle Stem (Science, Technology, Engineering and Maths). 'La potenza è nulla senza controllo', recitava una nota pubblicità di qualche anno fa. «Le nuove tecnologie sono formidabili, ma hanno bisogno della guida delle scienze umanistiche», potremmo dire oggi. Nell’area di Genova tecnologie formidabili non mancano, e l’ateneo ligure ha colto l’importanza di affiancare filosofi, sociologi, geografi, economisti, ecc. ai ricercatori impegnati nello sviluppo delle tecnologie del futuro. Un esempio è rappresentato dal Centro Sicurezza Rischio e Vulnerabilità, che ha come obiettivo quello di analizzare l’impatto sociale di tutta una serie di vecchi e nuovi rischi. Il Centro si occupa di temi come la cybersecurity, il rischio idrogeologico e di varie forme di rischio antropico e naturale che influiscono sullo sviluppo sociale. Fa un uso molto intenso di nuove tecnologie – sensoristica, intelligenza artificiale, IoT, data science, ecc. – ma è coordinato da un docente di sociologia. Nell’ambito del Centro è attivo un corso di Dottorato internazionale (in Security, Risk and Vulnerability) con 19 borse e collaborazioni con fondazioni di rilievo internazionale.

Competenze scientifiche diverse anche per il Centro del Mare dove più di 400 docenti e ricercatori svolgono didattica e ricerca sul tema del mare nelle sue diverse declinazioni: ambientali, produttive, ricreative e sociali. Con 5 percorsi di laurea triennale, 7 lauree magistrali e un dottorato di ricerca con oltre 20 borse propone la più ricca offerta formativa a livello nazionale. La Liguria è da anni la regione in cui l’economia del mare ha sul tessuto imprenditoriale il peso più elevato a livello nazionale, grazie alle aree marine protette, ai porti, alle aziende, alle aziende cantieristiche, alla crocieristica e al turismo.

L’ateneo di Genova sta anche cercando di valorizzare l’elevatissimo tasso di vecchiaia della Liguria con la costituzione di un Centro di ricerca su 'Longevità e Invecchiamento Attivo', con attività interdisciplinare nell’ambito di un protocollo d’intesa sul Silver District con il Comune, la Regione e la Camera di Commercio. Genova rappresenta quindi un paradosso: è culturalmente riservata, quasi chiusa, ma allo stesso tempo è aperta sul mare e ha da sempre accolto e inviato persone in ogni parte del mondo. Chiusa sì, ma anche aperta ad apporti esterni, 'meticcia'. Anche l’Università è impegnata a declinare la terza missione e a generare impatto combinando saperi diversi e caratteristiche del suo territorio.

Andrea Piccaluga

Avvenire, 26 gennaio 2022