UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Mariapina: «Oltre lo schermo relazioni da coltivare»

Una giovane insegnante: il sostegno didattico ai più piccoli e la voglia di stare in famiglia, così il lockdown diventa opportunità
4 Novembre 2020

Mariapina Capasso ha 27 anni, una grande famiglia: tre fratelli e una sorella e abita ad Arzano, il comune a nord di Napoli dichiarato zona rossa per l’impennata di contagi da Covid. Insegna francese la mattina e aiuta i bimbi con difficoltà nel dopo–scuola pomeridiano. Da oltre un mese è chiusa in casa, senza uscire. «Ho trasformato questo tempo in una possibilità di relazione, con l’altro: anche attraverso lo schermo – racconta –. Trascorro quasi tutta la giornata online: tra didattica a distanza e dopo–scuola pomeridiano. Ma con un solo segreto: comprendere che al di là dello schermo c’è una persona di cui metterci al servizio».

«Certo – prosegue Mariapina – appena hanno proclamato il lockdown per Arzano non nascondo il mio smarrimento per i progetti saltati, la paura del futuro. Avrei dovuto firmare per una nuova supplenza ad Ischia, non so come potrò farlo perché non mi è possibile uscire. Però credo che come giovani abbiamo una responsabilità: salvaguardare la nostra salute, rispettando le regole che possono salvare noi, i nostri amici e concittadini». Per i coetanei la ragazza ha un suggerimento: «Riscoprite la famiglia e tutte le relazioni che si davano per scontate. Non dobbiamo permettere alla pandemia di isolarci, ma sforzarci di cercare sempre l’altro».

Mariapina segue anche un gruppo di adolescenti in parrocchia: «Ci incontriamo sulla piattaforma Zoom: sabato abbiamo fatto anche una festa con giochi e musica per impegnare la nostra serata». Poi ha proposto ai ragazzi (di età compresa tra i 14 e i 18 anni) di riflettere su un impegno quotidiano: «Cosa ti rende felice? Cosa motiva la tua giornata?». «Per me – dice la giovane senza esitazione – è poter passare tempo in famiglia».

Poi, in questo tempo, una sorpresa: «Dopo il primo lockdown con mio fratello Pasquale e alcuni amici abbiamo deciso di riunirci e partecipare al concorso “Chiara Luce Badano”. Abbiamo inviato una canzone scritta da Pasquale e cantata da tutti noi. Abbiamo vinto e dovevamo ritirare il premo a Sassello, il 25 ottobre scorso. Poi il nuovo lockdown ce lo ha impedito: ma che bello partecipare alla diretta e ascoltare che la nostra Arzano finalmente, grazie a noi, non è solo la terra della camorra».

Rosanna Borzillo

Avvenire, 4 novembre 2020