UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

320 milioni di studenti senza scuola a causa della pandemia

L’Unicef: I bambini più ai margini pagano prezzo maggiore
11 Dicembre 2020

“Il numero di studenti colpiti dalla chiusura delle scuole a causa del Covid-19 nel mese di novembre è cresciuto del 38%, mettendo ulteriormente sotto sforzo i progressi per l’istruzione e il benessere di altri 90 milioni di bambini a livello globale. Secondo i dati Unesco, al 1° dicembre, le classi per circa 1 alunno su 5 nel mondo – 320 milioni – erano chiuse: un incremento di circa 90 milioni dai 232 milioni dello scorso 1° novembre”.  È l’allarme lanciato dall’Unicef.

“Nonostante tutto quello che abbiamo imparato sul Covid-19, sul ruolo della scuola nella trasmissione nella comunità e sui passi che possiamo fare per mantenere i bambini al sicuro a scuola, ci stiamo muovendo nella direzione sbagliata e lo stiamo facendo molto rapidamente – ha dichiarato Robert Jenkins, responsabile Unicef a livello globale per l’Istruzione -. Gli studi mostrano che le scuole non sono il canale di diffusione principale della pandemia. Eppure, stiamo assistendo a una tendenza allarmante per cui i governi stanno ancora una volta chiudendo le scuole come primo ricorso piuttosto che come ultima risorsa. In alcuni casi, questo viene fatto a livello nazionale, piuttosto che comunità per comunità, e i bambini continuano a subire gli impatti devastanti sul loro apprendimento, sul benessere fisico e mentale e sulla sicurezza”.

“Quando una scuola chiude, i bambini rischiano di perdere istruzione, sistemi di supporto, pasti e sicurezza. I bambini più ai margini – che sono i più propensi all’abbandono – pagano il prezzo più alto. Mentre milioni di bambini sono fuori dalle scuole da oltre 9 mesi e molti altri stanno vivendo un ulteriore sconvolgimento”, l’Unicef teme che “nel mondo troppe scuole stiano chiudendo inutilmente”. Perciò, l’Unicef chiede ai governi “di dare priorità alla riapertura delle scuole e intraprendere tutte le azioni possibili per renderle più sicure possibile”. Inoltre, “i piani di riapertura delle scuole devono includere un ampliamento dell’accesso all’istruzione, anche da remoto, soprattutto per i gruppi più ai margini. I sistemi d’istruzione devono anche essere adattati e costruiti per affrontare crisi future”.

Il Framework for Reopening Schools dell’Unicef, realizzato insieme a Unesco, Unhcr, Wfp e Banca mondiale, offre consigli pratici per le autorità a livello nazionale e locale. “Quello che abbiamo imparato sulla scuola durante il periodo di Covid è chiaro: i vantaggi di tenere aperte le scuole superano di gran lunga i costi della loro chiusura; la chiusura delle scuole a livello nazionale dovrebbe essere evitata a tutti i costi”, ha concluso Jenkins.

Sir, 9 dicembre 2020