“Non sostenere la famiglia è suicida. Ne è parte anche il sostegno alla scuola paritaria, puntualmente messo in discussione da un pregiudizio ideologico: eppure, nella laica Europa questi muri sono caduti, per cui si riconosce il valore culturale della scuola paritaria nell’assicurare la memoria dei nostri Paesi, come pure la stessa ricchezza che ne deriva per la libertà educativa e il pluralismo. In Italia, invece, sembra non valere nemmeno il criterio dell’investimento, che consente allo Stato di risparmiare ogni anno – al netto del contributo – ben 6 miliardi di euro”.
Lo ha affermato il cardinale Angelo Bagnasco durante la relazione tenuta il 23 maggio 2017 ai vescovi italiani riuniti per la 70esima Assemblea generale. Il presidente della Cei ha tenuto il suo intervento – ha spiegato – “a conclusione di questi dieci anni nei quali sono stato chiamato a servire l’Episcopato Italiano in qualità di Presidente”. L’attenzione all’evangelizzazione – ha proseguito “ha attraversato i nostri incontri, portandoci a misurarci sulla sfida educativa con gli Orientamenti pastorali del decennio. Tale emergenza è sempre più urgente e importante, decisiva per il bene dei giovani e della società. Essa ha costituito il fuoco di verifica e di rilancio con il Convegno Ecclesiale di Firenze”.
Dopo una panoramica sulla missione della Chiesa nel mondo attuale, il cardinale si è soffermato sui giovani e sulla famiglia. A proposito delle nuove generazioni, Bagnasco a esortato: “Intendiamo sollecitare le nostre comunità affinché facciano spazio ai ragazzi e ai giovani, e questi possano sentirsi non solo accolti, ma anche desiderati e amati: adulti e giovani, infatti, hanno bisogno gli uni degli altri. Si tratta di favorire un ponte tra generazioni, che – ci diceva ancora Papa Francesco – congiunga soprattutto anziani e ragazzi, a beneficio di entrambi”.
Leggi qui il testo integrale della relazione del cardinale Bagnasco: //www.chiesacattolica.it/leredita-del-card-bagnasco/